"I competenti mi perdoneranno se mi permetto di sporgere la bocca nel mondo del cinema". Così Vitaliano Brancati scriveva nel novembre del '41 sulla rivista Bianco e Nero, a premessa di tre consigli - come egli stesso li chiama - agli uomini di cinema. Tre consigli, o ancor meglio tre argomenti, che invece denunciano ampiamente l'esatta portata della sua conoscenza e competenza in campo cinematografico. Questo suo modo discreto di accostarsi al mondo della celluloide e i luoghi comuni che, solitamente, ingenerano i rapporti tra i letterati e il cinema, sostenuti da qualche dichiarazione dell'autore, sfogano il disagio di un lavoro di sceneggiature a più mani, a volte e per certi versi routinario. Hanno alimentato tra i critici e gli studiosi il convincimento che l'attività cinematografica di Brancati sia stata, seppur viva e intensa, di comodo, occasionale, collaterale se non subalterna a quella di scrittore; nonché limitata nel tempo.Oggi possiamo affermare con maggiore cognizione di causa che la parabola cinematografica brancatiana fu duratura, costante, composita e poliedrica in relazione all'arco temporale in cui si è esplicata; per la sua dimensione quali-quantitativa e per l'impegno intellettuale e civile che lo scrittore siciliano vi profuse. Impegno che scaturisce dall'istanza morale che gli si agita dentro e lo fa essere, utilizzando le sue stesse parole, "uno scrittore, nel senso che noi diamo a questa parola, di uomo che alimenta con la sua operosità il vigore della cultura". Dunque Brancati non fa distinzioni di ambiti operativi; egli è presente e attivo ovunque possa esprimersi, creare liberamente perché "nessuno può umanamente rassegnarsi alla fine dell'operosità a cui il destino l'ha chiamato". Se la sua prima opera letteraria vide la luce nel 1928, i suoi primi scritti sul cinema risalgono al 1929, e la sua prima recensione cinematografica in qualità di critico in pianta stabile (che riusciamo a documentare) è datata 1930. L'interesse per il cinema attraverserà tutta la sua vita culturale e intellettuale come un sottile filo rosso, con punte in ascesa vivide e corrose, senza mai esaurirsi. Un lungo esercizio di spettatore applicato e di critico sensibile ai mutamenti culturali porterà Brancati a pubblicare su Bianco e Nero l'articolo sopra citato che, letto a posteriori, risulta illuminante perché già contiene in nuce quelli che potremmo definire i prodromi del manifestarsi di un modo nuovo di intendere il cinema che presto darà avvio alla fantastica esperienza neorealistica. (...) [Sebastiano Gesù]
Sezione bibliografica specialistica dedicata al cinema siciliano, comprendente film girati, ambientati o prodotti in Sicilia, oltre a opere cinematografiche o di critica ispirate da autori siciliani.
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Cinema siciliano
Thematic library
Description
Libro
Details
Vitaliano Brancati
N. d.
Sebastiano Gesù (a cura di)
Introduzione del curatore
Incontri con il cinema
Associazione Turistica Pro Loco Aci Catena (Catania)
Aci Catena (Catania)
1989
N. d.
175
Cartoncino lucido
21 x 1 x 31 cm
630 gr
N. d.
Cat. BCS-L-115
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