Negli ultimi vent'anni, la storiografia cinematografica italiana ha affrontato, con sistematicità e con risultati importanti, lo studio del periodo muto del cinema, analizzando la nascita e l'evoluzione, nel nostro Paese, delle strutture di base dell'industria e del commercio, ricostruendo la mappa completa dei film realizzati (almeno per quanto riguarda i più noti), mettendo in luce episodi e figure di cineasti che per molti anni erano stati dimenticati. Questo lavoro di riflessione e di esplorazione storica è stato accompagnato, dalla metà degli anni Ottanta, anche da iniziative di ricerca effettuate in tutto il mondo, soprattutto da alcune piccole cineteche (come erano allora quelle di Gemona e di Bologna), per ritrovare, restaurare e far vedere copie dei film realizzati, che da moltissimi anni nessuno aveva più visto e di cui si era perduto il ricordo. Così è ormai possibile integrare le informazioni provenienti dalle ricerche della storiografia con valutazioni aggiornate dei risultati che quei primi nostri cineasti avevano conseguito. È così che ha preso avvio il lavoro di scavo e approfondimento su opere di particolare importanza o su singole personalità artistiche che all'epoca del muto avevano svolto ruoli di rilievo nel panorama cinematografico nazionale.Uno di questi personaggi, fino a ieri sconosciuto e misconosciuto, è stato senza dubbio Febo Mari, il cui percorso artistico - che oggi possiamo definire "multimediale" - risulta tra i più interessanti e originali tra quelli che hanno caratterizzato quell'epoca lontana. Anche perché, a differenza di tanti altri suoi colleghi "cinematografisti", non si limitò mai al ruolo di mestierante, ma cercò sempre nuove strade espressive, passando con disinvoltura dal ruolo di attore a quello di autore/realizzatore, cimentandosi con il teatro, con il giornalismo e con la letteratura; sempre cercando (con coraggio e pagandone alla fine il prezzo) una cifra stilistica personale capace di unificare e rendere coerenti tutte quelle sue esperienze artistiche. Egli le ha vissute tenendo costantemente presente un modello inimitabile e all'epoca dominante: quello dannunziano. (...) [Aldo Bernardini e Vittorio Martinelli]
Sezione bibliografica specialistica dedicata al cinema siciliano, comprendente film girati, ambientati o prodotti in Sicilia, oltre a opere cinematografiche o di critica ispirate da autori siciliani.
![logo biblio logo biblio](https://www.as-cinema.com/storage/2025/01/logo-biblio-60x60.jpg)
Cinema siciliano
Thematic library
Description
Libro
Details
Febo Mari
N. d.
Nino Genovese
Aldo Bernardini, Vittorio Martinelli, Isa mari, Ninni Panzera
Collana Film Festival / Associazione Culturale Milani
Edizioni Papageno
Palermo
1998
N. d.
222
Brossura lucida
20,8 x 1,3 x 27,8 cm
710 gr.
ASIN: B00T6KAYTM
Cat. BCS-L-120
STAI SVOLGENDO UNO STUDIO O DELLE RICERCHE
Vuoi consultare o esaminare i materiali dei fondi archivistici?
Pianifica subito una sessione di approfondimento per il tuo progetto.