I futuristi amarono ed odiarono con usuale intensità le manifestazioni di ciò che costituiva l'esistente cinematografico. Lo apprezzavano ed amavano più per la sua potenzialità che per le sue modalità reali di espressione. Puntarono piuttosto sulla sua eversione, ma la macchina da presa restò per loro un terreno quasi impraticabile o praticato con difficoltà e rari risultati. Quanto di futurista fu prodotto in quegli anni occupa pertanto uno spazio assai limitato e quel che rimane nella produzione cinematografica non giustifica forse un programma totalmente "futurista". La strada imboccata da "Velocità" è stata dunque intermedia: cercare di disegnare (o ridisegnare) i percorsi e le predilezioni del cinema venendo dal futurismo, assumendo, quali luoghi tematici e linguistici, la velocità e la città come sono stati percepiti e definiti dai grandi autori del cinema d'avanguardia.Ne sono nati una rassegna ed un catalogo che si integrano nell'ipotesi di rendere "leggibili", con la forza insostituibile delle immagini, le connessioni tra futurismo ed esperienze artistiche e cinematografiche, e "visibili" gli spessori dell'elaborazione cinefuturista. La realizzazione di tale impresa, nata dalla collaborazione tra l'Ufficio Attività Cinematografiche del Comune di Venezia e Palazzo Grassi nell'ambito della mostra "Futurismo & Futurismi", ha richiesto la partecipazione di un numero decisamente elevato di collaboratori che qui vogliamo pubblicamente ringraziare.Un grazie particolare ad Anna-Lena Wibom, che con sensibile disponibilità e radicata competenza ha reso possibile il reperimento di film e documenti altrimenti introvabili (tra cui, in particolare, i testi, gli appunti di lavoro e il materiale fotografico e illustrativo di Vertov, tratti dal suo archivio privato), e a Paolo Bertetto che, con scientificità e sensibilità, ha contribuito in maniera determinante alla realizzazione dell'iniziativa. Un ringraziamento doveroso agli autori dei testi che compaiono nel presente catalogo - scritti che ci auguriamo possano contribuire a illuminare di nuova luce i rapporti intercorsi fra il cinema e il futurismo - e agli istituti e alle persone che hanno consentito il concreto reperimento dei film: la Cinémathèque Française e MM. Rieupeyrout e Latepjet; il Centre Georges Pompidou di Parigi e M. Zadora; le Archives du Film du Centre National de la Cinématographie di Parigi e Madame e Monsieur Schmitt; il Film Institut di Stoccolma; lo Sticht ing Nederlands Filmmuseum di Amsterdam e Jan de Vaal; lo Städtisches Filmarchiv der Deutschen Demokratischen Republik di Berlino; e il Gosfilmofond di Mosca; la Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia e il suo direttore Guido Ciggitti; la Cineteca Italiana di Milano e il suo direttore Walter Alberti; il Museo del Cinema di Torino e in particolare Maria Adriana Prolo e Giuseppe Valperga; l'archivio di Carlo Montanaro; la Cineteca Popolare di Gemona del Friuli e il suo direttore Livio Iacob. Grazie infine ad Antonella Vigliani Bragaghè, Luisella D'Alessandro, Philippe Daverio, Mario Verdone, Carlo Moser e Hirolio Govaers e a quanti a vario titolo hanno accolto e positivamente assecondato questa nostra iniziativa. [Germano Celant e Roberto Ellero]
Sezione bibliografica dedicata al cinema espressionista tedesco, o al nesso correlato.
Cinema espressionista
Thematic library
Description
Libro
Details
VeloCittà
Cinema & futurismo
Germano Celant (a cura di), Roberto Ellero (a cura di)
Nota dei curatori
Mostra sul cinema futurista a Palazzo Grassi di Venezia
Bompiani
Venezia
1986
N. d.
112
Cartoncino lucido
20,8 x 1,1 x 29,6 cm
515 gr
Cod. 498808
Cat. BCS-ET-035
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