Il cinema muto, dopo essere stato a lungo dimenticato o, nella migliore delle ipotesi, confinato alle attenzioni di una ristretta cerchia di cultori e appassionati, ha conosciuto negli ultimi tempi uno straordinario rifiorire d'interesse che si è andato articolando in una serie d'iniziative meritorie e complementari, alle quali un numero crescente di spettatori ha potuto accedere tributandogli un successo al di là di ogni aspettativa. Si pensi alla nascita e alla popolarità di festival specializzati come Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone e il Cinema Ritrovato di Bologna, cui si è aggiunto più di recente il Festival Lumière di Lione, ma anche agli spazi di programmazione che cineteche e musei del cinema dedicano con costanza ai capolavori del muto, accompagnandoli con la proposta di cine-concerti abbinati all'esecuzione delle partiture originali (se esistenti) o a nuove creazioni musicali commissionate ad artisti contemporanei non necessariamente provenienti dalle fila della cosiddetta musica colta.Questa ritrovata popolarità di un linguaggio non immediato e apparentemente superato è stata accompagnata - ma sarebbe forse più corretto dire favorita - dal numero crescente di corsi universitari dedicati all'argomento e, dunque, naturalmente votati ad ampliare la cerchia dei soggetti interessati ad approfondire il tema e ad analizzarlo senza preconcetti di sorta. Non sarebbe tuttavia corretto prendere atto di questo fenomeno senza riconoscere che alla base di questo ritorno di attenzione c'è comunque il lavoro oscuro e meritorio degli archivi di cinema di mezzo mondo, che hanno contribuito a raccogliere, discernere, conservare, catalogare, valorizzare, digitalizzare e restaurare film e documenti, senza i quali non ci sarebbe oggi una conoscenza approfondita di quel breve periodo che coincide con la nascita, l'infanzia e l'adolescenza della Settima Arte. Una storia, in verità, ancora in parte da scrivere, perché le lacune e i vuoti prodotti dall'incuria iniziale, dall'azione guastatrice del tempo e dell'approssimazione umana sono sotto gli occhi di quanti si dedicano quotidianamente al tentativo impervio di porvi almeno parziale rimedio con una minuziosa opera di ricostruzione, di ricerca delle fonti, di reperimento di dati e materiali che diano consistenza e valore di documento alle testimonianze spesso lacunose su cui si poggia la nostra attuale percezione delle creazioni pioneristiche di quanti contribuirono a trasformare l'invenzione dei fratelli Lumière nella più straordinaria forma di espressione artistica e di comunicazione del Novecento. Aldo Bernardini, con i suoi lavori precedenti che gli storici e appassionati di cinema muto italiano conoscono bene per avervi attinto informazioni preziose e attendibili, ha dato un contributo tutt'altro che secondario a questo lungo e paziente lavoro di ricostruzione storica. Questo primo volume, che appare per i tipi di un coraggioso editore torinese, con la collaborazione del Museo Nazionale del Cinema di Torino e della Cineteca di Bologna e l'imprescindibile sostegno economico di un mecenate come non ne esistono quasi più - il dott. Reto Kromer, al quale vanno i nostri più sinceri ringraziamenti - raccoglie i dati relativi ai soggetti che operarono nella produzione cinematografica del Centro-Sud italiano negli anni Dieci e Venti, raccolti dall'autore in anni di meticoloso lavoro. Sarà seguito, così ci auguriamo, da un secondo volume dedicato alle società di produzione del Nord Italia, andando a comporre il repertorio più completo e affidabile al quale i ricercatori di domani (studenti, docenti, critici e storici) interessati ai primi passi e agli sviluppi dell'industria cinematografica nazionale non potranno non fare ricorso nel corso dei propri lavori. [Alberto Barbera, Direttore
Museo Nazionale del Cinema di Torino e Gianluca Farinelli, Direttore Cineteca di Bologna]
Sezione dedicata a una bibliografia specialistica e selezionata che analizza il cinema muto italiano, ampliando la sua portata oltre i confini nazionali.
Cinema muto
Thematic library
Description
Libro
Details
Cinema muto italiano
Le imprese di produzione. I. Il Centro-Sud
Aldo Bernardini
Prefazione di: Alberto Barbera (Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino) e Gian Luca Farinelli (Direttore della Cineteca di Bologna).
N. d.
Edizioni Kaplan
Torino
2012
978-8889908716
352
Brossura
16,9 x 2,1 x 23,9 cm
660 gr
ISBN-10: 8889908718
Cat. BCS-CM-023
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