La guerra è finita. Si costituisce – 9 gennaio 1919 – dopo brevi consultazioni, l’U.C.I. (Unione Cinematografica Italiana), un consorzio a protezione del cinema italiano. Alla U.C.I. vengono conferiti i film che mano a mano hanno terminato la lavorazione, oltre a quelli già pronti da un pezzo e che stentano a trovare uno sbocco sul mercato. In breve, i magazzini dell’Unione diventano una vera e propria cineteca di film invenduti e sempre più invendibili. Per il cinema italiano le cose non vanno proprio bene nel 1919, eppure si assiste ad un proliferare di intraprese che sorgono e scompaiono con una rapidità degna di un giocatore di prestigio e questa è solo una delle cause che porteranno alla crisi degli anni Venti. (...) [Vittorio Martinelli]. Il libro consta di schede filmografiche ordinate alfabeticamente per titolo. In ogni singola scheda si riportano le notizie sui crediti e sul cast, i dati di censura, le lunghezze delle copie, i soggetti e le recensioni, i nomi delle società di produzione ed i titoli alternativi dei film.
Sezione dedicata a una bibliografia specialistica e selezionata che analizza il cinema muto italiano, ampliando la sua portata oltre i confini nazionali.
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Cinema muto
Thematic library
Description
Libro
Details
Il cinema muto italiano
I film del Dopoguerra. 1919
Vittorio Martinelli
Introduzione dell'autore
Biblioteca di Bianco e Nero
CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma / Nuova ERI - Edizioni Radiotelevisione Italiana, Torino.
Roma - Torino
1996 (Ristampa aggiornata settembre 1995 del fascicolo a. XLI gennaio/giugno 1980).
N. d.
324
Cartoncino lucido
16,2 x 1,5 x 24 cm
675 gr
ISBN-10: 8839709193
Cat. BCS-CM-049
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