Una minuscola annotazione su una minuscola agenda. 8 giugno 1941: Pensato il museo. Così comincia la storia del Museo Nazionale del Cinema che può essere divisa in 3 periodi: 1o: dall'8 giugno 1941 al 7 luglio 1953; 2o: dal luglio 1953 al 21 settembre 1958; 3o: dal 21 settembre 1958 fino al compimento dei vent'anni. Il primo periodo è caratterizzato dall'idea di fare un museo del cinema torinese allo scopo di raccogliere e conservare i documenti di un'industria che si era creata da sé e che aveva fatto conoscere il nome di Torino in tutto il mondo.Il momento non era certamente favorevole a una iniziativa del genere: la guerra in Europa era già cominciata. Le prime incursioni colpiscono Torino nello stesso giugno 1941; si doveva lavorare in fretta. Subito ottenni dal Comune un locale al secondo piano della Mole Antonelliana. Giunsero anche i primi fondi per gli acquisti di apparecchi, manifesti, fotografie, film, ecc. Tra coloro, amici e conoscenti, che allora credettero all'idea così ardita di un museo dedicato alla cinematografia vi furono: la Fiat L. 3.000; la F.E.R.T. L. 1.000; l'Ente Provinciale per il Turismo L. 1.000; il Pastificio Paolo Agnese L. 1.000; la Banca Anonima di Credito L. 1.000; l'Amministrazione Provinciale L. 500; la Cassa di Risparmio di Torino L. 500; la Lancia L. 500; l'Istituto Bancario San Paolo di Torino L. 300; la Cartiera Burgo L. 300.Cercai di avvicinare i protagonisti principali dell'epoca d'oro del cinema muto: Giovanni Pastrone, Arrigo Frusta e scenografi, operatori, cartellonisti, ecc. I bombardamenti su Torino si intensificarono e fu costruito, in un angolo del seminterrato della Mole Antonelliana, un magazzino dove rinchiudere i materiali fino ad allora raccolti che risalirono nel 1946, ancora al secondo piano della Mole. Cominciò a rendersi necessaria la ricerca di una sede per il costituendo museo. Nel 1948 esso entrò a far parte del Comitato per la «Celebrazione 1848-1948», ma la progettata mostra del cinema, a cura del Museo, non fu realizzata.Nella primavera del 1949, su iniziativa privata, ne fu allestita una nei locali della Metropolitana sotto piazza San Carlo. Fu accolta con entusiasmo dai pionieri ancora viventi a Torino, ma non portò a utili risultati per una sede del museo. Nell'autunno del 1949 andai a Parigi per incontrarmi con Henry Langlois, fondatore sia della Cinemathèque française sia del Musée du cinéma. Potei così vedere, nei tre piani del palazzotto di Avenue de Messine 7, le preziose collezioni di oggetti e di documenti sulla storia del cinema, da lui raccolti. Ebbi così la conferma che i materiali custoditi alla Mole Antonelliana costituivano un inizio promettente.Il Museo, nel 1950, fu invitato alla «II Esposizione internazionale della Tecnica Cinematografica» nella palazzina delle Belle Arti di Torino e nell'anno successivo partecipò al «II Salone Internazionale della Tecnica» per l'architettura cinematografica e alla Triennale di Milano per la «Sezione scenografia cinematografica». Nel 1952 il Museo prese parte a una trasmissione televisiva. Per la prima volta gli oggetti raccolti alla Mole fecero la loro apparizione sul video, ma male me ne incolse, poiché dopo di allora, al «Balun» e dagli antiquari, mi sentii dire che quel genere di oggetti era ormai ricercato e prezioso, e addio quindi ai fortunati acquisti.Non si tralasciava pertanto di cercare una sede per il Museo e, proprio nei giorni in cui pareva che se ne offrisse una, nella prima galleria quadrangolare della Mole stessa, il «tornado» del 23 maggio 1953 ne fece crollare la guglia. (...) [Maria Adriana Prolo]
Sezione riservata a una bibliografia curata e specialistica che esamina il precinema.
Precinema
Thematic library
Description
Libro
Details
Il Museo Nazionale del Cinema, Torino
N. d.
Maria Adriana Prolo, Luigi Carluccio
Introduzione dei due autori
Museo nazionale del Cinema di Torino
Cassa di Risparmio di Torino
Torino
1978
N. d.
242
Cartonata rigida con sovraccoperta
23 x 2,7 x 30,6 cm
1,650 kg
ASIN: B00AVK88GC / EAN: 2570120194937
Cat. BCS-PR-011
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