Nel crescente sviluppo di ricerche sulla cultura del territorio, il cinema potrebbe fare la parte di Cenerentola rispetto alle espressioni letterarie, figurative, musicali... La geografia del cinema italiano ha avuto solo due capitali: Torino, all'epoca del muto, e Roma. Eppure il resto dell'Italia, da Napoli a Udine, non ha collaborato alla crescita del cinema nazionale proponendosi solo come "paesaggio": se infatti si incrementassero gli studi sulla cinematografia italiana partendo da una ricerca sul territorio regionale, si potrebbero acquisire documenti, testimonianze e fatti a una seria "decentrata" e non provinciale, una storia che certo s'interseca con le macrostrutture torinesi e romane, ma che talvolta, come nell'ormai indagato cinema napoletano, manifesta caratteristiche di assoluta originalità.Da tre anni i volumi di "Genova in Celluloide" mobilitano ricercatori, critici, registi e attori per tracciare una mappa dell'antico rapporto tra Liguria e il cinema nei suoi aspetti storici, artistici e documentari dalle origini del mezzo filmico ad oggi. Il primo volume esplorava il ritratto di Genova e della Liguria vista nel cinema, ricostruendo l'ambiente naturale e metropolitano per iscrivervi una variegata tessitura narrativa: da Louis Delluc ad Alfred Hitchcock, da Ferdinando Maria Poggioli a Vittorio De Sica, da René Clément a Cado Lizzani, da Alberto Lattuada a Joseph Mankiewicz, da Renato Castellani a Fred Zinnemann. Un repertorio di film pazientemente rintracciati (a partire dal 1906), che indica soprattutto una straordinaria diversità di "comportamenti" visivi nei confronti di un territorio e della sua storia sociale e umana.Il secondo volume era dedicato ai registi liguri: Germi, Castellani, Montaldo, Tessari, Bava, Amico, Spinola, Gallone e Oldoini. Un itinerario di testimonianze, riflessioni critiche e indici filmografici sul cinema fatto dai liguri. Il volume non voleva essere un omaggio celebrativo alla presenza ligure nella storia del cinema italiano; piuttosto il tentativo di organizzare secondo un montaggio analogico o oppositivo una sequenza di "inquadrature" su rotori che provengono da un territorio che compongono una trama espansiva e diversa nei luoghi deputati e in quelli marginali del cinema.Il terzo volume porta alla luce quel personaggio "principale" del film, ma spesso rimosso e dimenticato, che compare per primo nei titoli di testa: il produttore. Una storia del cinema italiano vista attraverso la "storia" dei produttori e quindi di scelte non necessariamente "d'autore", è ancora tutta da scrivere. Nell'ambito della produzione la Liguria ha fornito un valido contributo allo sviluppo e anche alla sopravvivenza della cinematografia nazionale: da Stefano Pittaluga ad Alfredo Guarini, a Giuliani De Negri, a Leo Pescarolo, alla produzione televisiva della RAI. A cavallo tra il muto e il sonoro, dopo la crisi degli anni Venti, la rinascita del cinema italiano è opera soprattutto del ligure Stefano Pittaluga, figura ancora criticamente inesplorata e ricchissima di implicazioni politico-economiche (cinema e fascismo, cinema e potere bancario). Un significativo capitolo della produzione filmica è proprio a Genova da grandi industrie come l'Italsider e l'Ansaldo. L'evoluzione del documentario industriale, dal film muto al computer graphic, trova a Genova un fertile terreno di elaborazione linguistica, un significativo momento di unione tra arte e industria.Il terzo volume di "Genova in Celluloide" include anche profili di pionieri del cinema come il fotografo Luigi Sciutto, il documentarista A.M. Cristoffanini e brani dell'inedito diario di un grande attore degli anni Dieci Attilio De Virgiliis, genovese d'adozione. [Attilio Sartori]
Sezione dedicata a una bibliografia specialistica e selezionata che analizza il cinema muto italiano, ampliando la sua portata oltre i confini nazionali.
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Cinema muto
Thematic library
Description
Libro
Details
I produttori liguri
N. d.
Claudio Bertieri (a cura di), marco Salotti (a cura di)
ABC
Genova in celluloide 1985
Comune di Genova - Assessorato alla cultura
Genova
1985
N. d.
216
Cartoncino lucido
21,8 x 1,4 x 21,9 cm
610 gr
EAN: 2560888011591 / ASIN: B075G2D4GB
Cat. BCS-CM-014
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