(...). Se vi è però una dimensione europea della cultura durante la guerra per cui l'intellettuale è di casa a Parigi, come a Londra, Berlino, Roma e Vienna (e quando non sono gli instancabili viaggiatori a dimostrarlo, lo sono le loro letterature sinuose e retoriche che attraversano l'Europa), è altrettanto vero che l'Espressionismo fu un fenomeno tedesco interessando i paesi di lingua tedesca. La precisazione è importante perché accanto a Monaco e a Berlino, a Dresda e a Weimar (dove nacquero rispettivamente la Secessione e la Bauhaus di Gropius) vanno citate con altrettanta forza ed evidenza Vienna e Praga; vale sempre la pena di sottolineare il fatto che la lingua della cultura nella Mitteleuropa fosse il tedesco, una koinè culturale non più ripetibile e ripetuta perché rendeva possibile uno strumento di espressione sovranazionale (direi quasi antinazionalista). (...) [Laura Novati Cottinelli]
Sezione bibliografica dedicata al cinema espressionista tedesco, o al nesso correlato.
Cinema espressionista
Thematic library
Description
Libro
Details
Il cinema dell'età di Weimar
Tra espressionismo e nuova oggettività
Laura Novati Cottinelli (a cura di)
Introduzione della curatrice
Quaderno n° 10
Circolo del Cinema di Brescia, Biblioteca Germanica di Milano, Istituto Magistrale "V. Gambara", Liceo Scientifico "A. Calini".
Brescia
1978
N. d.
73
Cartoncino flessibile
16,2 x 0,6 x 22 cm
115 gr
Cert. 43637
Cat. BCS-ET-006
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