Il 1911 è per il cinema italiano l'anno del primo grande balzo in avanti, quantitativo ma soprattutto qualitativo: tutte le esperienze compiute, le conquiste raggiunte, le difficoltà superate negli anni precedenti risultano ora come dei momenti preparatori di uno sviluppo che diventa sempre più evidente e importante. Siamo dunque all'inizio di quelli che oggi possiamo doverosamente chiamare «gli anni d'oro» del nostro cinema, ormai conosciuto e apprezzato nei mercati internazionali e sostenuto nel mercato interno da una sufficiente e variegata articolazione di società produttive grandi e piccole, da una efficiente struttura distributiva e da una rete di sale che copre l'intero territorio nazionale.Ma la coraggiosa scelta vincente, fatta dai nostri produttori e dai realizzatori proprio nel 1911, che consente loro di occupare i primi posti nello graduatorio delle cinematografie più avanzate del mondo, è quella indirizzata verso il film o lungometraggio: una scelta che - come si vedrà negli anni immediatamente successivi - determinerà profonde modificazioni negli ambiti della produzione, della distribuzione e del consumo, imponendo allo spettacolo cinematografico uno status che resisterà sostanzialmente intatto fino ai giorni nostri.Il movimento in questa nuova direzione, però, nel 1911 è ancora molto cauto e prudente; i lungometraggi realizzati sono molto pochi; e sembra quasi che molte società, grandi e piccole, si risolvano a giocare anche questo corto più per spirito di imitazione e per fronteggiare la concorrenza di analoghi prodotti nazionali ed esteri che per autentica convinzione sul futuro di questa innovazione. Tanto che per la maggior parte gli addetti ai lavori, i realizzatori come i critici, si pronunciano contro l'avvento del film lungo, di cui vedono soprattutto gli aspetti negativi.Ma è comunque significativo che, nel tracciare il bilancio dell'andamento del cinema italiano nel 1911, i commentatori dell'epoca già sappiano individuare proprio nei lungometraggi prodotti di quell'anno le opere di maggior rilievo artistico e culturale, in un panorama che - per il resto - poteva comunque contare su una quantità di prodotti medi, realizzati con professionalità e con accuratezza originarie, che alimentavano tutti i generi in cui da tempo era venuto articolandosi lo spettacolo cinematografico basato sul cortometraggio. (...) [Aldo Bernardini]
Sezione dedicata a una bibliografia specialistica e selezionata che analizza il cinema muto italiano, ampliando la sua portata oltre i confini nazionali.
![logo biblio logo biblio](https://www.as-cinema.com/storage/2025/01/logo-biblio-60x60.jpg)
Cinema muto
Thematic library
Description
Libro
Details
Il cinema muto italiano
I film degli anni d’oro. 1911 – Prima parte
Aldo Bernardini, Vittorio Martinelli
Aldo Bernardini (Prefazione)
Biblioteca di Bianco e Nero
CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma / Nuova ERI - Edizioni Radiotelevisione Italiana, Torino.
Roma - Torino
1995
N. d.
318
Cartoncino lucido
16,2 x 1,4 x 24 cm
630 gr
ISBN-10: 8839709150
Cat. BCS-CM-063
STAI SVOLGENDO UNO STUDIO O DELLE RICERCHE
Vuoi consultare o esaminare i materiali dei fondi archivistici?
Pianifica subito una sessione di approfondimento per il tuo progetto.