Révolution de Palerme 1860. I luoghi della città

È con un certo orgoglio che presentiamo quest'opera, frutto delle riflessioni e della collaborazione di studiosi, professionisti e tecnici che abbracciano svariate discipline. Quando abbiamo avuto in mano il fondo di stereoscopie della sezione di Palermo di "Italia Nostra", scattate da Eugène Sevaistre durante le azioni garibaldine del 1860 a Palermo, abbiamo visto sfilare davanti ai nostri occhi palazzi, monumenti, chiese, luoghi di una città che riconosciamo, ma che era lontana dalla nostra seppur ricca immaginazione.La città "storica", nota attraverso le stampe del XVIII e XIX secolo, era la città ufficiale, di per sé romantica, statica, quasi cristallizzata, nel duto tratto delle incisioni. Nelle stereoscopie di Sevaistre invece la città "reale" era lì: c'erano i lavori di chi aveva costruito le barricate, c'erano i danni reali, simili a quelli di qualunque altra guerra, provocati dalle bombe e dagli incendi; c'erano i passanti, assorti e a volte sconvolti, ma soprattutto c'era una Palermo reale che non riconoscevamo nei ritratti palazzi, piazze e strade, cancellati nei tempi più recenti da pianti regolatori disseminati da un'altra guerra inutile e orrida.Si materializzavano davanti a noi edifici eleganti e importanti, di cui non esiste altra documentazione fotografica e, man mano che l'osservazione si faceva più puntuale ed attenta, si scoprivano i particolari della vita reale tra quelle mura: qualche persiana, una loggia di monache, un vicolo, un'edicola votiva, un crocifisso.L'occasione della donazione all'Archivio Storico Comunale di Palermo delle 20 stereoscopie della serie "Révolution de Palerme", e la collaborazione con la Direttrice dell'Archivio, Eliana Calandra, ci è sembrata subito un'importante occasione per proporre una sfida: ritrovare quei luoghi, fotografarli oggi, dopo gli inevitabili cambiamenti, arricchendo se possibile la documentazione storica con contributi contemporanei. (...) [Nota dei due curatori]