Benché una storia completa di Casa Pathé non sia mai stata scritta - e siamo felici, in fondo, che resti molto da indagare, un vasto campo aperto alle ricerche e agli studi - sappiamo moltissime cose: di Charles Pathé, il patron, conosciamo la vita, le malattie, la fortuna, l'abbandono dell'impresa in mano ad altri; per quanto polemiche, le sue memorie sono una preziosa fonte di informazioni.Per un inventario della produzione abbiamo i cataloghi dal 1900 al 1907; poi una serie di fogli pubblicitari non riuniti e dal 1911 in poi il "Bulletin Pathé", la "Rivista Pathé" (edita in Italia), il "Pathé Journal". Presso la Biblioteca dell'Arsenal a Parigi esiste una preziosa raccolta di sceneggiature conformes à la rue, dattiloscritte, con numero di catalogo e spesso il nome del regista.Né è difficile ricostruire, sulla base delle memorie di Charles Pathé e delle varie testimonianze, il complesso delle attività e delle officine di questo primo impero del cinema: poiché si tratta veramente di un vasto regno che produceva ricchezza a ritmo vertiginoso, si espandeva, raggiungendo grandi dimensioni in brevissimo tempo.Pathé è, agli inizi della sua attività, un giovanotto senza avvenire, di cattiva salute, reduce da esperienze sbagliate. Per puro caso si accorge che un fonografo Edison, acquistato per 1.000 franchi più 800 di accessori, ne può rendere 200 al giorno, girando per le fiere e facendo ascoltare i cilindri al prezzo di un franco e mezzo per volta (un'audizione durava circa 10 minuti).L'inizio della sua fortuna è nel fonografo, attività che più tardi lascerà al fratello Emile, ma che non rinnegherà mai. Dal fonografo al kinetoscopio, poi al cinematografo; sempre incrementando gli affari, sempre lavorando, inventando e - perché non dirlo? - creando.Ebbene, l'epoca in cui si attiva la prodigiosa ascesa di Charles Pathé - tra il 1896 e il 1906 - è quella in cui il cinema si vende a prezzo fisso e costante. Non riusciamo a renderci conto se sia un prezzo alto o basso; non abbiamo idea di quali fossero i prezzi delle merci e dei servizi nello stesso periodo in Francia. Comunque il cinema si vende a due franchi al metro: per anni, a dispetto delle varie crisi monetarie (supponiamo che ci siano state) e dei costi, i cataloghi Pathé annunciano che le pellicole si vendono a quel prezzo, con un supplemento per le colorazioni, non troppo esoso del resto. (...) [Riccardo Redi]
Sezione dedicata a una bibliografia specialistica e selezionata che analizza il cinema muto italiano, ampliando la sua portata oltre i confini nazionali.
Cinema muto
Thematic library
Description
Libro
Details
Verso il centenario
Pathé
Riccardo Redi (a cura di)
Introduzione del curatore
CNC - Collana di testi e studi sul cinema diretta da Lino Miccichè X | Rassegna: Verso il centenario, Pathé, dalla XIV Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesa (11-19 giugno 1988).
Di Giacomo Editore
Roma
1988
N. d.
156
Cartoncino lucido
21,5 x 0,9 x 20,3 cm
320 gr
Cert. 01298
Cat. BCS-CM-009
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